sabato 10 ottobre 2009
venerdì 9 ottobre 2009
Ventanas …
…e le tante parole che mi riempiono la testa, che vorrei scrivere, ma che non mi vengono proprio fuori.
Veent de segünda risma, svolza la föja ferma,
veent a cavàll de l'ünda, ogni pees lassa che'l fünda…
Sbroja tüta la matassa, quajcoss ciapà quajcoss lassa...
tira tira drizz el fiil e pö lassa che'l se rilàssa...
Veent, o veent, veent cunt' el pàss balòss
quell che vori mea tirum via de dòss,
slàrga el fiaa e bùfa in giir i stéll,
lassa el tò disegn in sö la mia pèll...
tirum via la smàgia della mia pagüra
e scancèla el pass de quaand che gira l'ura...
ciapa i mè suspiir e damm indree i suriis
basa la muntagna cünt i cavej griis...
néta la mia facia néta la mia umbria,
fàmm una carezza prèma de nà via...
néta la mia facia néta la mia umbria,
fàmm una carezza prèma de nà via...
Na Ah Ventanas Na Ah Ventanas
Na Ah Ventanas Na Ah Ventanas
Questa è l'ora che spaventa le finestre, questa è l'ora che raddrizza il cuore,
quando le nuvole fanno collane ci sono occhi che le sanno indossare,
le onde del lago diventano i passi e la montagna oltre l'acqua
diventa il mio altare.
martedì 29 settembre 2009
venerdì 25 settembre 2009
lunedì 21 settembre 2009
In viaggio per Itaca
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte citta` egizie
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.
Kostantin Kavafis
Si riparte.
In questi 2 anni di "zingaraggio" sono partito e tornato tante volte e ho imparato che ogni volta è sempre qualcosa di diverso. Sono diverse le emozioni, le motivazioni, le aspettative...sono diverso io e siete diversi tutti voi, è diverso il mondo (o forse è diverso il mio modo di vederlo), sono diversi i compagni di viaggio, le tappe, le valigie, ecc...
Ogni volta è un rimettersi in gioco, un riscommettere su sè stessi, un riscoprirsi. Con tutte le cose belle e meno belle che questo comporta.
Vivere.
E ora in un certo senso è tutto un po' confuso e a volte la partenza è un ritorno e il ritorno diventa una partenza...che casino!!! :-)
Quindi, per concludere senza annoiarvi con i miei pensieri senza dubbio contorti...
E basta!!!
Io per ora andrò avanti con questo blog....e quando sarà il momento si risalterà nell'altro, il mitico insudan.blogspot.com.
mercoledì 16 settembre 2009
Pica!
«Picchia... Batti il passo sul vecchio ponte felice di scricchiolare,
Batti e attendi, attendi e batti come fa il fabbro, come fanno le onde...
la prima, la seconda e la terza,
attendi che ti sboccino le ali con un miracolo terrestre
e poi sbatti anche loro nel vento imitando il volo di Retha Mazur
e infine impara il sogno capovolto del pipistrello.
Picchia la clessidra sul tavolo, ribaltandola quando hai finito e
conta i granelli ad uno ad uno, anche se l'occhio non vuole,
anche se il tempo non ti lascia, anche se la sabbia se ne frega.
Picchia e scava, batti e innalza, cerca, trova e spendi,
per poi ricominciare il viaggio, per riascoltare il cuore,
ricordagli che lui è la roccia, ma anche la mazza che la colpisce.
E quando te la senti, affacciati dal ponte e guarda quel che vedi.
La gente dice che piove quando piove, che c'è il sole quando lo vede.
la gente a volte dice per non dire, la gente a volte tace
per poter rubare quello che pensi mentre parli del tempo.
Ma tu riparti sul ponte e batti il passo, un sorriso alla pioggia e uno al sole, prega come sai e ricorda ciò che vuoi...
e con la scarpa, con il martello e con il cuore... picchia! Pica!»
DVDS
lunedì 7 settembre 2009
Polaroid
Il giorno più bello? Oggi.
L'ostacolo più grande? La paura.
La cosa più facile? Sbagliarsi.
L'errore più grande? Rinunciare.
La radice di tutti i mali? L'egoismo.
La distrazione migliore? Il lavoro.
La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento.
I migliori professionisti? I bambini.
Il primo bisogno? Comunicare.
La felicità più grande? Essere utile agli altri.
Il mistero più grande? La morte.
Il difetto peggiore? Il malumore.
La persona più pericolosa? Quella che mente.
Il sentimento più brutto? Il rancore.
Il regalo più bello? Il perdono.
Quello indispensabile? La famiglia.
La rotta migliore? La via giusta.
La sensazione più piacevole? La pace interiore.
L'accoglienza migliore? Il sorriso.
La miglior medicina? L'ottimismo.
La soddisfazione più grande? Il dovere compiuto.
La forza più grande? La fede.
Le persone più necessarie? I genitori.
La cosa più bella del mondo? L'amore.